Coppia di artisti a tutto tondo con la A maiuscola, icone pop degli Anni ’70-’80 assurte al rango di miti inarrivabili,
testimoni viventi di un’epoca, Peter Gabriel e Sting non sono poi tanto distanti tra loro in poetica e
lirismo di quanto potrebbero apparire ad un primo superficiale sguardo.
Entrambi impegnati nel sociale, entrambi compositori originali e raffinati, autori di testi pregni d’implicazioni
sociologiche, politiche e psicologiche, tessitori ineguagliati di melodie intrecciate in superbe armonie.
Punto d’incontro dei due percorsi artistici: SO
vs. The Dream of the Blue Turtles (entrambi usciti nel 1985).
Testi solo in apparenza molto distanti tra loro esprimono invece concetti similari, da un lato nel sociale (Sting)
dall’altro nel versante più propriamente umano (Peter).
Tracks della portata di Russians, Love is the Seventh Wave, Fortress Around your Heart, oltre ad
essere investiti di impianto profetico, accennano al disagio psicologico derivante da una sofferta mancanza di
amore, specie nel pezzo più significativo di SO,
In Your Eyes, in cui però disagio e frustrazione sono
risolti in un pathos altamente poetico e vibrante di note indimenticabili.
A chiosa di questa breve (ma intensa!) riflessione si può quindi affermare che Peter e Matthew (Sting) con la loro appassionata
sincerità abbiano salvato una parte del Mondo. Non solo dei fans.