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ALBERT NOBBS
(UK/Irlanda, 2011) di Rodrigo Garcia |
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Sullo sfondo dell'Irlanda povera e flagellata dalle epidemie nella Grande Carestia di metà Ottocento, un ometto gentile e preciso svolge impeccabile il proprio compito di primo maggiordomo all'interno di un piccolo hotel, gestito da una proprietaria di mezz'età alquanto esigente verso il personale e avida di clienti facoltosi che possano arricchirla: dispotica e famelica parvenue che ha più l'aspetto di maîtresse da bordello. E in effetti le tresche davvero non mancano tra i membri del personale,
colte puntualmente dallo sguardo attento ma impassibile del primo maggiordomo, cui nulla sfugge. Una maschera nella maschera, quella del povero Albert Nobbs.
Abbandonato dai genitori naturali e affidato alle cure di una distratta nutrice, Albert cresce serbando come reliquia l'unica foto della madre mai conosciuta, traendone forza e determinazione per portare a compimento ambiziosi progetti. Albert è una maschera impenetrabile in cui solo a tratti si apre lo spiraglio di pensieri e sentimenti, gelosamente nascosti al pari del denaro faticosamente guadagnato o delle piccole grandi mance ricevute dai clienti, conservate minuziosamente nella propria stanza in una nicchia del pavimento. Ogni sera Albert conta il gruzzolo e i suoi occhi cerulei risplendono in un repentino bagliore di sogno, immaginando di poter aprire un negozietto di tabacchi tutto suo nel locale libero che ha già notato in un vicolo: ma Albert sente di aver bisogno di una moglie che gli riscaldi il cuore e che possa sorridere dietro il bancone con seducente savoir faire. Attenzione: Spoiler! Una notte maledetta, nella sua immaginazione si apre una crepa, la prima di una lunga, implacabile serie. La maîtresse assume un operaio per imbiancare le pareti dell'albergo e lo sistema nella camera di Albert, che accetta spaventato e riluttante. Inevitabilmente Il suo segreto viene svelato, la sua maschera nella maschera cade senza far rumore, rivelando il corpo femminile che Albert nasconde e umilia strizzandolo in abiti maschili. Caso vuole però che anche il suo occasionale compagno di stanza sia una donna: accomunati dall'insidioso segreto, Albert Nobbs e Hubert Page cementificano un'amicizia sincera che va oltre la vita stessa. Albert si apre a Hubert, svelandogli a poco a poco la drammatica ragione del proprio travestimento.
Seguendo l'esempio dell'amica, che gli confida di aver sposato una donna e di vivere felice accanto a lei, Albert inizia a corteggiare la giovane collega Helen,
cameriera senza ambizioni innamorata del coetaneo Joe, introdottosi nello staff dell'hotel dopo essere stato bruscamente licenziato da un altro albergatore.
Joe non tarda a mostrare una spregevole grettezza d'animo, spingendo Helen a incoraggiare le timide avances di Albert solo per spillargli quattrini.
Inutile svelare l'epilogo del triste triangolo amoroso: s'intuisce immediatamente che non sarà neppure sfiorato dall'happy end. Ma il finale avrebbe potuto essere ben diverso. |
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©® Annalisa
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